“In relazione ai drammatici fatti avvenuti presso la RSA ‘Le Palme’ di Arma di Taggia, e alla luce dei video pubblicati, ogni forma di garantismo è da considerare fuori luogo”.
Interviene in questo modo ‘Progetto Comune’, lista civica di opposizione a Taggia, che commenta quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza. “Oltre le dinamiche e le conseguenze di questi orribili fatti – prosegue - di cui la magistratura si occuperà per competenza, sentiamo la necessità di fare considerazioni molto più ampie. Al di là della tipologia delle vittime di tali abusi, o meglio conoscere se esse sono vittime della parte convenzionata con Asl o Servizi Sociali oppure ospiti ‘paganti’, bisogna porsi il problema della sanità privata convenzionata. In un’epoca dove gli interessi delle amministrazioni seguono i dettami regionali e nazionali nel voler privatizzare sempre più il Servizio Sanitario Pubblico, e dove false coop nei fatti lucrano su determinati lavoratori occorre porsi una domanda non solo nel caso specifico di Arma di Taggia, ma molto più di ampio respiro. Non da ora si sente la necessità di salvaguardare lo stato sociale dei nostri anziani, non è ammissibile condannarli a violenze ed abusi in quelle realtà che tutt’altro sono che luoghi protetti, ma vere e proprie situazioni di reclusione”.
“Da anni lottiamo per un’assistenza territoriale vera – termina ‘Progetto Comune’ - domiciliare, nel rispetto e nella cura dei nostri padri e delle nostre nonne. E la dove non fosse possibile, istituire autentiche strutture pubbliche, controllate, efficienti accoglienti ed inclusive, dove l’aspetto psico-fisico dell’ospite sia obiettivo prioritario. Al contrario ASL ed amministrazioni, perseverano a privatizzare (vedi Casa Serena per Sanremo)”.