Eventi - 11 febbraio 2023, 17:03

Gli Articolo 31 a Sanremo 2023: “Se non avessimo mai litigato non esisterebbe ‘Un bel viaggio’”

J-Ax e DJ Jad raccontano la loro storia a poche ore dalla finale all’Ariston “La nostra sintonia è la stessa degli inizi, ma con molte meno canne”

Una pausa lunga più di dieci anni, in seguito a un litigio, poi la reunion, la partecipazione a Sanremo2023  e un album che sta prendendo forma: gli Articolo 31, ovvero J-Ax e DJ Jad, sono pronti a portare ancora una volta in scena il loro rap.  

Il brano che hanno deciso di presentare in gara si intitola “Un bel viaggio” e racconta di un’amicizia al maschile, un’amicizia ritrovata. “Se non avessimo mai litigato non esisterebbe “Un bel viaggio”, non ci sarebbe l’album nuovo, non ci sarebbe il divertimento di ritrovarsi in una adolescenza senile. Non c’è niente di meglio di fare pace dopo una litigata, come in amore, come nel sesso. 

Se avessimo fatto o meno Sanremo sarebbe stato comunque il nostro primo pezzo, rappresenta quello che siamo e quello che sarà”.

Nella serata duetti hanno condiviso il palco con Fedez, dando via libera a un medley dei successi che hanno reso grande il progetto Articolo 31 dagli esordi negli anni ’90 a oggi, suscitando qualche polemica. 

Durante l’esecuzione di 'Ohi Maria!', infatti, è stato urlato un “Giorgia legalizzala” dagli artisti che non è passato inosservato e che ha lasciato spazio a non poche polemiche. 

A vincere, al di là delle contestazioni resta comunque il rap, come raccontano i due artisti in conferenza stampa: “E’ un genere musicale che si sta sciogliendo sempre di più all’interno degli altri, è partito in America e sta continuando a prendere piede. Diventerà sempre di più la musica più ascoltata, contaminerà ogni altra corrente. 

Siamo orgogliosi di aver portato il rap in Italia, era l’obiettivo che ci eravamo prefissati e siamo riusciti a farlo insieme. Oggi il rap è la musica più ascoltata e per me è un grande motivo di orgoglio”. 

A chi li ha accusati di aver fatto delle previsioni che si sono poi avverate nel loro brano ‘2030’ e li ha accusati di essere complottasti, J-Ax risponde: “Quando abbiamo parlato di maschere antigas nel pezzo ci riferivamo all’inquinamento e non certo al covid, semplicemente perché Milano era già una delle città più inquinate d’Italia. Così come con Ambra che sarebbe stata il primo presidente donna, abbiamo solo preso spunto dall’attualità di allora, da quello che avevamo intorno. Se oggi dovessi scrivere un pezzo simile probabilmente menzionerei la Ferragni”. 

Prima di concludere, non sono mancate domande legate a tematiche importanti, come l’attuale situazione politica europea, anche in merito al discorso del presidente Zelensky che questa sera verrà letto da Amadeus al termine delle esibizioni degli artisti, a cui però J-Ax risponde: “Più vai avanti con gli anni, più il tuo ego lo metti da parte. Ho iniziato a capire che quello che io penso di alcune tematiche non importa a nessuno, meglio interrogare le persone preparate e più adatte a seconda dei contesti”.

E aggiunge Dj-Jad: “Fosse per me, però, tirerei via il percussore da tutte le armi”.

Chiara Orsetti - Foto Mattia Pastorino