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Attualità | 30 gennaio 2023, 10:59

A Roma i sindaci dei piccoli comuni imperiesi, appello a Poste Italiane: “Non abbandonate il territorio” (Foto e video)

Al centro congressi ‘La Nuvola’ la presentazione del progetto Polis, lo sportello unico che interessa 6.933 uffici postali in tutto il Paese

A Roma i sindaci dei piccoli comuni imperiesi, appello a Poste Italiane: “Non abbandonate il territorio” (Foto e video)

E' iniziata questa mattina a Roma la presentazione del progetto Polis di Poste Italiane che ha l'obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri urbani e nelle aree interne dell'Italia attraverso la realizzazione di uno “sportello unico di prossimità” e la creazione della più grande rete di coworking del Paese. Con il progetto Polis, Poste Italiane si impegna a rafforzare e connettere il territorio nelle zone più marginali, confermando la propria storica missione di azienda al servizio del Sistema Paese. Per l'occasione sono stati invitati circa 7mila sindaci da tutta Italia, tra i quali anche 60 Comuni della provincia di Imperia.

I Comuni della Liguria sono 234 e quelli sotto i 15.000 abitanti sono 223. Nel progetto Polis verranno coinvolti ben 215 Comuni liguri. In provincia di Imperia vi sono 66 Comuni, tra i quali 63 sono sotto i 15.000 abitanti. I Comuni coinvolti nel Progetto Polis in provincia di Imperia sono il 60. La percentuale dei Comuni Polis in confronto al totale dei Comuni della provincia di Imperia è del 91%, mentre la percentuale dei Comuni Polis in confronto al totale dei Comuni della provincia di Imperia sotto i 15.000 abitanti è del 95%. La popolazione coinvolta dal progetto riguarda il 44% (94mila persone). I lavori sono già partiti nel comune di Arma di Taggia.

Gli uffici postali in Liguria sono 420, gli uffici postali in provincia di Imperia sono 89, mentre gli uffici postali coinvolti nel progetto Polis in provincia di Imperia sono 60. I centri di distribuzione postale, invece, sono quattro. ATM Postamat totali presenti in provincia di Imperia sono 43, mentre ATM Postamat Stand alone (senza Ufficio Postale) sono 3, infine gli uffici con gestore attese per prenotazioni appuntamenti via APP sono 12. Secondo i dati del risparmio postale i libretti postali sono oltre 113mila, i buoni fruttiferi postali oltre 146mila mentre il numero delle carte per i pagamenti digitali sono oltre 58mila.

Dal 2019 al 2022 nei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti sono stati installati o sostituiti 13 ATM Postamat, 91 cassette di impostazione installate, abbattute le barriere architettoniche in 18 Comuni, è stata messa la rete WI-fi negli uffici di 54 Comuni sotto i 5.000 abitanti e sono stati installati sistemi di videosorveglianza negli uffici postali di 46 Comuni.

Daniele Prevosto, direttore dell'ufficio postale Badalucco, sototlinea: “Sono direttore di questo Ufficio Postale dal 2015, quindi ho avuto modo di notare e apprezzare i cambiamenti evolutivi di Poste Italiane negli anni. Ci siamo informatizzati parecchio, uniformandoci ai tempi. Il Covid ha dato una spinta ulteriore al processo, in quanto, costretti a casa, molti servizi sono stati resi disponibili da remoto. L’ufficio postale è ulteriormente diventato un punto di riferimento per aiutare le persone a utilizzare le APP e i sistemi online, che permettono all’utenza di evitare code o di svolgere operazioni in autonomia”.

"Siamo qui per il nuovo progetto visto che il precedente è stato realizzato benissimo" - dichiara Paola Giliberti, sindaco di Vessalico - "Aspettiamo perciò quello nuovo". "Siamo a Roma con tutti gli altri sindaci della valle per il progetto di Poste Italiane sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione" - afferma Graziano Flaccia, vicesindaco di Mendatica - "Sarà sicuramente uno degli obiettivi futuri che dobbiamo perseguire tutti quanti insieme". 

"Siamo qui insieme a tutti gli altri sindaci della vallata per il progetto di digitalizzazione di Poste Italiane che sicuramente è un obiettivo importante" - dichiara Angela De Negri, sindaco di Borghetto D'Arroscia. "Siamo tutti qui per il nuovo progetto ma anche per richiedere la possibilità di servizi aggiuntivi, come ad esempio lo sportello automatico nel nostro comune" - aggiunge Roberta Guglielmi, sindaco di Vallebona.

"Siamo qui per cercare di mantenere le poste nei piccoli paesi con delle nuove funzioni perché sono un punto di riferimento per tutti i cittadini" - sottolinea Marina Bertora, vicesindaco di Pornassio. "Ci aspettiamo dal governo delle informazioni importanti per quello che riguarda i nostri centri" - dice Adorno Renato, sindaco di Rezzo - "Abbiamo bisogno del mantenimento dei servizi e della gestione di nuovi servizi".

"Siamo venuti per sperare di incentivare i servizi di Poste Italiane nell'entroterra ed eliminare il part-time che penalizza molto" - afferma Corrado Agnese, assessore di Chiusavecchia. "Ero già venuto nel 2019 e avevamo chiesto il bancomat" - sottolinea Maurizio Odoero, sindaco di Airole - "Vedremo ora la nuova progettazione inerente la digitalizzazione".

"Mi piacerebbe capire se questo progetto, di forte coesione sociale ed economica, è utile per i nostri comuni per combattere il fenomeno dello spopolamento" - dichiara Marilena Abbo, sindaco di Lucinasco. "Abbiamo bisogno di questo servizio visto che abbiamo solo un part-time tre giorni alla settimana. Chiediamo che ci aprano un post market, abbiamo fatto domanda già da due anni ma tutto è fermo, inoltre chiediamo che anche il nostro entroterra sia valorizzato" - fa sapere Tullio Cha, sindaco di Aquila D'Arroscia.

Il progetto Polis coinvolge quasi 7000 uffici postali nei centri con meno di 15mila abitanti. In queste aree verranno realizzati gli "Uffici Polis", sportelli unici per i servizi della Pubblica Amministrazione. Il progetto prevede, inoltre, la creazione di una rete di coworking composta da 250 siti, gli "Spazi per l’Italia”, realizzata attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste italiane. Il progetto Polis è finanziato con risorse del piano complementare al Pnrr (Decreto Legge n. 59/2021) per 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane: l'azienda investe 1 euro ogni 2 euro finanziati.

In circa 7mila uffici postali Poste Italiane realizzerà, perciò, uno “sportello unicodi prossimità che assicurerà ai cittadini dei Comuni più piccoli la possibilità di fruire dei servizi della PA attraverso un unico punto di accesso grazie alla piattaforma multicanale di Poste Italiane. Gli “Uffici Polis" verranno ristrutturati secondo in layout innovativo e dotati di un'infrastruttura tecnologica e digitale all'avanguardia. Al momento sono già stati completati i lavori in 40 uffici postali e sono stati avviati i lavori in altri 230, che diventeranno 1.500 entro la fine dell'anno.

Negli “Uffici Polis" saranno installati 7.000 ATM Postamat, 4.000 postazioni per l'erogazione dei servizi pubblici self-service (i Totem), 500 lockers per la consegna di pacchi e altri beni, attivi 24 ore su 24. Verranno inoltre realizzate 5.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici, 1.000 impianti fotovoltaici, 1.000 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Sempre in questi uffici, saranno allestiti 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere.

Attraverso la formazione del proprio personale, Poste italiane affiancherà i cittadini, e soprattutto le fasce meno avvezze agli strumenti digitali, con lo scopo di supportarli nell'accesso ai nuovi strumenti con la conseguente riduzione del divano digitale. La capillarità ed efficacia della rete multicanale di Poste Italiane accompagnerà alla fruizione dei servizi della PA. Tra questi, la richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e ‘anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie casta, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente.

Poste Italiane creerà 250 “Spazi per l'Italia”, una rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, azioni e singoli cittadini. Tra questi, 80 spazi di coworking saranno realizzati in Comuni con meno di 15 mila abitanti. La rete di “Spazi per l'Italia” sarà creata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti in tutte le province italiane, nei principali distretti industriali e nelle aree di alto interesse ambientale, culturale e paesaggistico. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine del 2023. Tali strutture costituiranno una rete nazionale in quanto tutti gli edifici saranno tra loro interconnessi, collegati a banda ultra-larga e dotati di alta capacità computazionale diffusa. La fruizione sarà pubblica ed il modello di servizio sarà disciplinato in ciascun ambito territoriale, remunerando a Poste Italiane solo i costi vivi sostenuti. Sono previste apposite convenzioni di servizio tra Poste Italiane, pubbliche amministrazioni nazionali e locali, associazioni di impresa, università e centri di ricerca. Poste Italiane diventerà cosi il primo operatore in Italia nel coworking.

In Italia il 90% dei Comuni conta meno di 15.000 abitanti, coprono una superficie del territorio pari all'80% del Paese. In queste aree vivono 16 milioni di italiani. Negli ultimi anni questi territori, periferici, montani, isolani, situati nelle aree interne hanno subito un progressivo spopolamento, lasciando molte zone del Paese inabitate, prive di presidio fisico e di cura del territorio. | piccoli centri senza interventi dedicati e volti al contrasto sono destinati ad un progressivo depauperamento e all'inevitabile sfilacciamento sociale. Poste Italiane, in controtendenza ha deciso di investire sulla propria presenza sul territorio sviluppando sempre di più la gamma di servizi disponibili per tutti i cittadini. Con circa 12.800 uffici postali la rete di Poste Italiane è la più grande d'Italia. Su 7.904 Comuni l'Azienda è presente in 7.665 Comuni di cui 6.933 con meno di 15.000 abitanti (di questi, circa 4.800 hanno meno di 5.000 abitanti).

dall'inviato Diego David

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