Assemblea di Polis, l’associazione politica che sostiene la ricandidatura a sindaco dell’ex ministro Claudio Scajola, ufficialmente per il passaggio di consegne tra il presidente uscente Luigi Sappa e il suo successore, il consigliere comunale Andrea Landolfi .
“No, non è l’inizio della campagna elettorale. Dobbiamo fare l’assemblea di ‘Polis’, perché Sappa passa la mano e siamo in ritardo. Dobbiamo parlare e dialogare e non solo con gli imperiesi, perché ci sono anche partecipanti dal resto della provincia e anche dal savonese. Siamo qui per rimettere insieme questa nostra idea, che va verso l’attenzione verso le comunità. Più forte di quella che vedo rappresentata dalla difficoltà dei partiti”, ha esordito Scajola.
Claudio Scajola ha ribadito la chiusura ai partiti del centrodestra, Fratelli d’Italia e Lega che per affiancarlo pretendono di presentare liste con i propri simboli. Conferma il suo no ai simboli di partito? “Io ho parlato solo una volta dell’argomento e ho detto che prediligo le persone alle sigle. L’altra volta mi sono candidato da solo e la popolazione mi ha scelto come sindaco, vincendo contro due destre e due sinistre. Abbiamo sempre avuto una opposizione vivace e, adesso, credo che sia giusto proseguire con questa primazia dei problemi della gente. Non di sigle, anche perché non capisco la frenesia. Se mi metto la maglia dell’Argentina non devo credere di essere Messi, perché si può comprare anche al mercatino mentre di Messi ce ne è uno solo. Con la stessa logica non capisco chi crede di poter riflettere sulle elezioni comunali la politica nazionale”.
E a proposito di un suo possibile ingresso nel Terzo Polo di cui si vocifera da tempo in città, in particolare dopo l’endorsement di Raffaella Paita, ha sottolineato di “apprezzarlo, ma di non aver mai pranzato con lei”. “Ho letto anche di aver pranzato con Raffaella Paita, ma non è vero. Si sta costruendo della ‘fantapolitica’ ma apprezzo chi dice che condivide la bontà del mio operato di sindaco. E non vado a vedere dove vota alle elezioni politiche”.
A proposito dei suoi possibili avversari Scajola ha detto di aver provveduto a dare mandato ai suoi legali di querelare ‘Imperia Rinasce’ la lista di Ivan Bracco per il comunicato sulla presunta mancanza di trasparenza della sua amministrazione per il caso Falbo, il consigliere comunale che fa incetta di commesse pubbliche con la sua società di pulizie.
Che idea si è fatto dei prossimi presunti avversari? “Sinceramente di ufficiale non c’è nulla, anche se leggo e vedo. Oggi mi è dispiaciuto fare una cosa per me inusuale, ovvero pensare alle vie legali nei confronti di ‘Imperia rinasce’, perché non posso tollerare la diffamazione dei funzionari comunali. Credo che si debba essere maggiormente responsabili. Se questo è l’inizio delle candidature degli avversari, viva il civismo”.
L'investitura ufficiale dell'ex ministro avverrà entro il mese prossimo al ‘Cascin’ di Arzeno d’Oneglia, con un pranzo ospite dell’amico e sostenitore, l’imprenditore Gianni Massa.
In quell’occasione dovrebbero partecipare anche gli alleati di ‘Cambiamo’ che stasera non erano presenti, pur avendo il nipote Marco Scajola da tempo riabbracciato lo zio e avendogli il governatore della Liguria Giovanni Toti garantito l'appoggio.