"Vigileremo e continueremo la nostra battaglia per il made in Italy, perché etichettare vino, birra e liquori come alimenti pericolosi per la salute sarebbe un errore clamoroso, se non un autogol. E non solo economico, ma per l'equilibrio della nostra alimentazione. Mettere al bando una categoria in modo generalizzato non vuol dire contrastarne gli abusi. Noi continuiamo a favorire gli investimenti sulla promozione, sul recupero dei vigneti incolti, sul ricambio generazionale, sull'enoturismo e sull'educazione alimentare. Il nostro è un vino di qualità, la Liguria è sempre più terra di grandi vini e delle comunità che vi ruotano attorno, con tutta la loro storia. Intendiamo tutelarli in Italia, in Europa e favorirne l'internazionalizzazione. Il caso irlandese, anche se l'Irlanda non è tra i maggiori importatori di vino, rischia di generare confusione e disinformazione. Contrasteremo qualsiasi possibile effetto domino in Europa, da cui ci attendiamo ben altre azioni, a tutela del sistema agroalimentare ". Così il vice presidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura Alessandro Piana sulla questione dell'etichettatura degli alcolici.
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