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Attualità | 03 gennaio 2023, 16:26

Coldiretti: il 2022 chiude in positivo per il comparto floricolo, Boeri "Importante riqualificare il mercato di Sanremo"

“L’export è cresciuto e - come sottolinea il presidente Coldiretti Imperia Gianluca Boeri - la richiesta si è mantenuta alta nel corso dell’intero anno"

Coldiretti: il 2022 chiude in positivo per il comparto floricolo, Boeri "Importante riqualificare il mercato di Sanremo"

I fiori recisi hanno finalmente sconfitto la difficile battaglia contro Covid e lockdown registrando numeri a doppie cifre per la soddisfazione delle oltre 1.500 imprese associate dislocate lungo la provincia di Imperia.

“L’export è cresciuto e - come sottolinea il presidente Coldiretti Imperia Gianluca Boeri - la richiesta si è mantenuta alta nel corso dell’intero anno. Numeri da capogiro per il ranuncolo seguito dall’anemone, dal papavero e dalla ginestra. Per quanto invece riguarda le fronde verdi, il Ruscus conferma il primo posto sul podio mentre al secondo troviamo l’Eucalyptus. ll Ruscus - aggiunge - è arrivato a punte massime di 18 euro al chilo: una fronda importante che da anni caratterizza il mercato mondiale”.

Parlando di mercato, il presidente, non perde l’occasione per puntare il dito sul grosso edificio di Valle Armea: “E’ il punto di ritrovo dei floricoltori della provincia ma soprattutto è il luogo dove si svolgono le aste. Credo, anzi ritengo - si corregge - sia doveroso intervenire per una riqualificazione dei locali. Il decoro è alla base della qualità della vita. In luoghi puliti, curati e ammodernati si lavora meglio. Stiamo parlando di un luogo dove girano milioni di euro l’anno”.

In merito al futuro dell’intero comparto, complici la crisi e gli aumenti sconsiderati, il presidente, immagina lo scenario che potrebbe verificarsi nel Nord Europa: “E’ possibile possa presentarsi un ‘momento di stallo’ - spiega - poiché prima di pensare al fiore, la gente deve mangiare e scaldarsi. Quel momento deve essere sfruttato per potenziare ulteriormente colture e mercato.  Ad oggi è impossibile immaginare trend di quest’anno appena iniziato ma abbiamo visto quanto qualità e professionalità ripaghino”.  

Aggiunge il direttore Domenico Pautasso“Il valore, ad esempio, che il Ruscus ha raggiunto in alcuni periodi dell’anno ha compensato i maggiori costi di produzione che, come noto, rappresentano il vero nemico del comparto agricolo in generale. E in tal senso non bisogna abbassare la guardia. Anzi. Coldiretti - conclude - continuerà a proporre e presentare progetti che salvaguardino le aziende del territorio. Massima priorità alle infrastrutture idriche”.

Redazione

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