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| 19 novembre 2022, 07:01

Ventimiglia: vicini alla soluzione per un nuovo campo di accoglienza per migranti, non sarà il Campo Roya (Video)

Ce ne ha parlato il Vescovo della Diocesi, Mons. Suetta, che ha anche analizzato con noi la situazione tra Italia e Francia sui profughi

Ventimiglia: vicini alla soluzione per un nuovo campo di accoglienza per migranti, non sarà il Campo Roya (Video)

Ci sarebbe pronta un’idea per allestire un nuovo campo di accoglienza per i migranti a Ventimiglia. Non si tratterebbe del ‘Campo Roya’, che per alcuni anni ha ospitato i profughi nella zona vicina a Bevera.

La conferma arriva dal Vescovo della Diocesi di Ventimiglia, Mons. Antonio Suetta, al quale abbiamo chiesto come vede i prossimi mesi per la città di confine, in particolare quelli estivi quando arriveranno più migranti che potrebbero ‘scontrarsi’ con le nuove direttive del Governo francese: “In questi ultimi tempi – ha detto – abbiamo attivato una ottima intesa con la Prefettura e il Commissario Prefettizio della città di confine per allestire un luogo dove poter accogliere le persone in cammino. Confido che, prontamente, si arrivi una risposta per affrontare almeno il disagio dell’inverno”.

Una soluzione che potrebbe ovviamente risolvere parzialmente i problemi anche nei mesi estivi e che si trova lontano dalla città, in modo da evitare che i migranti possano restare fuori dal centro. Al momento bocche cucite sul luogo, ma non è da escludere che si possa già trovare una soluzione entro la fine del mese.

Con il Vescovo abbiamo anche analizzato la situazione al confine: “Non credo che ci siano elementi significativi di novità – ha detto – ma è piuttosto una prova ‘muscolare’ della Francia, per marcare la differenza sul nuovo corso della politica italiana ma, probabilmente per qualche complicato interno al governo Macron. Questa polemica si può qualificare come la classica tempesta in un bicchiere d’acqua. La verità è quella che, da diversi anni vediamo, che queste scaramucce e mancanza di unione per una gestione comunitaria del fenomeno migratori, pesa esclusivamente sui profughi. Al di là delle questioni politiche, che si possono accettare e vivere per quelle che sono, auspico che questa situazione un po’ tesa, concorra a creare a livello europeo una buona ‘regia’ per gestire in modo solidale ed efficace il fenomeno migratori. Si tratta di una situazione epocale ed inarrestabile, che va gestito per dare accoglienza ai migranti ma anche sicurezza e serenità alle popolazioni che li accolgono”.

Secondo il Vescovo Suetta va fatto in modo diversificato: “Qui sta il punto nodale del problema, visto che le diverse nazioni europee sono differenti sul piano geografica. Il fenomeno migratorio, quindi, impatta diversamente e, il nostro è il paese che sono di primo approdo. Per questo l’arrivo dei migranti provoca emergenza ma con caratteristiche devono essere valutate a livello europeo per il supporto all’accoglienza e la ridistribuzione dei profughi. La comunità europea deve tenere conto di tutto questo”.

Carlo Alessi

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