“La cosa grave è che spesso i francesi rimandano indietro dei minori cambiando l'età, questo va contro il trattato di Dublino. Rimandano anche indietro delle famiglie. Pochissimi migranti vogliono restare in Italia, vogliono andare in Germania, Svezia, Olanda”.
Lo ha detto Christian Papini, direttore della Caritas Intemelia, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L'Italia s'è desta’. “La Francia – prosegue - ha chiuso le frontiere dal 2015 ma, la cosa grave è che spesso rimandano indietro dei minori cambiando l'età e questo va contro il trattato di Dublino. Rimandano anche indietro delle famiglie. E alla fine i migranti pagano 300 euro i passeur”.
Papini non le manda a dire in relazione al ruolo della Caritas: “Noi facciamo quello che dovrebbe fare lo Stato, ovvero fare accoglienza, dare da mangiare, consulenza psicologica, il tutto insieme alle altre associazioni. Il trattato di Dublino è la cosa più grave che l'Europa potesse fare, è davvero una croce, perché prevede che il migrante debba rimanere nel Paese dove viene identificato".