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Politica | 28 aprile 2022, 22:27

Il consiglio di Sanremo approva la pratica sulla variante per l’RT ma la subordina all’omologazione del Piano concordatario

Votato l’ordine del giorno sulla futura variante urbanistica, relativa all’area della RT a San Martino, con la condizione però di subordinarne l’efficacia all’omologazione del Piano concordatario della società.

Il consiglio di Sanremo approva la pratica sulla variante per l’RT ma la subordina all’omologazione del Piano concordatario

Il consiglio comunale di Sanremo ha approvato un ordine del giorno inerente la variante urbanistica che permetterà, attraverso la vendita dell’area di San Martino dove sorgerà una grande realtà commerciale, alla Riviera Trasporti di alleggerire la propria situazione finanziaria. Il documento approvato contiene però alcune particolari specifiche, la principale delle quali prevede la condizione con la quale si subordina l’efficacia della pratica sulla variante urbanistica all’omologazione del Piano concordatario della società.

Con questo ordine del giorno, illustrato dal consigliere Marco Viale, si impegna il consiglio comunale “a riunirsi entro il termine di 30 giorni dal perfezionamento dell’istanza a seguito della presentazione delle integrazioni richieste, per procedere ad esprime l’assenso al nuovo programma di valorizzazione proposto dalla Soc. Riviera Trasporti S.p.A. con contestuale adozione della Variante urbanistica al Piano Urbanistico Comunale vigente come descritta in premessa”. La parte principale del documento è però quella che impegna “a subordinare l’efficacia del provvedimento (la variante n.d.a.) all’avvenuta omologazione del Piano concordatario della società”.

La votazione è stata preceduta da una lunga discussione che, dopo l’intervento iniziale del presidente della Riviera Trasporti Giovanni Barbagallo, ha visto un fitto confronto tra maggioranza ed opposizione.

I lavoratori hanno retribuzioni inferiori ai colleghi del resto della Liguria perché già in passato hanno accettato certe condizioni per la società – ha esordito Andrea Artioli di Liguria Popolare – Non mi accontento di sapere che ci sia un piano di continuità ed una rinegoziazione dei mutui, per salvare l’azienda, ma voglio sapere anche le prospettive future della Riviera Trasporti. Come Sanremo anche Imperia, Ventimiglia, Bordighera e altri Comuni devono fare la loro parte, non è una questione solo economica, ma anche di responsabilità. Il nostro voto sulla variante urbanistica, a parte l’ordine del giorno di oggi, non ci sarà mai se non ci sarà una compensazione verso la città di Sanremo da parte di tutti gli enti coinvolti. Le cose devono poi essere chieste con educazione e rispetto”.

La rinegoziazione dei mutui doveva essere fatta al momento dell’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione, ed anzi doveva procedere già il precedente cda che però non lo ha mai fatto – ha detto Simone Baggioli di Forza Italia - Mi chiedo quindi se possa esserci una loro responsabilità in questo e se quindi sarà avviata un’azione in tal senso. In una situazione normale, se non fosse un’azienda pubblica, i libri di questa società sarebbero già stati portati in Tribunale. Vorremmo poi capire, ragionando come imprenditori, come la situazione aziendale sarà presa in mano, affinché la passività che scenderà a 24 milioni non torni ad essere 30 nel giro di pochi anni”.

Ha poi preso la parola per la maggioranza Mario Robaldo. “Sono indignato perché ogni volta è Sanremo che viene chiamata a ripianare i buchi – ha detto – Siamo in una posizione difficile, perché o ci prendiamo gli schiaffi dai lavoratori o dal quartiere di San Martino. Abbiamo bene chiara sia la situazione della Riviera Trasporti sia dei lavoratori. Non riesco però a capire perché si riesce a salvare la RT con queste operazioni, ma così non è altrettanto per Rivieracqua per la quale serve un privato. Mi chiedo perché il Comune di Sanremo, invece di avere un 10-15% in Rivieracqua dove non conteremo nulla rispetto al privato, se non per venire a chiedere soldi, non si faccia dare questi 4,5 milioni che affiancati ai 3,5 del terreno, permetta all’RT di avere gli 8 milioni e allo stesso tempo il quartiere di San Martino riesca a salvaguardare il proprio territorio”.

Sempre per la maggioranza hanno poi parlato Eugenio Nocita, Umberto Bellini e Marco Viale. “Nelle grandi città, con un bacino assimilabile alla nostra provincia, il trasporto pubblico locale è anche attivo lo sharing – ha dichiarato Nocita - ovvero la possibilità di utilizzare mezzi, guidati in autonomia, ma offerti da una società pubblica che quindi amplia la sua offerta. Cerchiamo di abbracciare servizi più moderni e stimolanti, in modo che la Riviera Trasporti allarghi il proprio campo”. “Queste vendite non andranno a risolvere i problemi della Riviera Trasporti, che ha passività più grandi, ma permette alla società di svolgere più tranquillamente la propria attività – ha detto Bellini – Questa è un’operazione necessaria ed importante sia per il bilancio dell’RT sia per il risanamento di una zona degradata di San Martino”. A chiudere questa serie di interventi è stato quindi Marco Viale. “Domandiamoci perché siamo arrivati ora ad essere obbligati a fare queste scelte che mettono contro i dipendenti della RT ai commercianti di San Martino – ha detto – Se noi diamo questa variazione urbanistica, vogliamo avere la certezza che certe cose non si ripetano. Ieri a Sanremo sono saltate 20 corse, mentre ad Imperia 1 e a Ventimiglia zero. Oltre a chiedere responsabilità, chiediamo anche rispetto per la nostra città, per non avere meno personale e bus vecchi e sporchi”.

Ad intervenire è stato a questo punto il sindaco Alberto Biancheri che ha ripercorso l’iter che, con la Provincia, ha portato allo stato attuale. In questo passaggio il primo cittadino ha anche lamentato i tempi stretti che la stessa Provincia aveva chiesto al Comune di Sanremo per approvare la variante urbanistica. “Nel concordato c’è un passaggio che mi lascia perplesso – ha dichiarato - dove si dice che il Comune di Sanremo deve portare in consiglio entro il 28 aprile, casualmente proprio oggi, l’aggiornamento della variante urbanistica. Dobbiamo quindi dare un segnale sulla pratica. Noi la nostra parte la facciamo, ma chiediamo anche un po’ più di rispetto. Non è che andiamo a bacchetta o al comando di qualcuno. L’ordine del giorno che sarà votato questa sera, vuole chiarire il discorso del soccorso finanziario ma anche legarlo all’omologa del Piano concordatario. Non è possibile poi che altri Comuni non abbiano quote. Bisogna crederci tutti in questa società. In ogni caso questa delibera sarà blindata sull’interesse pubblico”.

Il capogruppo della Lega Daniele Ventimiglia ha risposto al sindaco in merito alla questione dei tempi chiesti dalla Provincia al Comune di Sanremo. “La Provincia non ha messo fretta al Comune di Sanremo, sono infatti termini della Giustizia che devono essere rispettati” ha puntualizzato. Ventimiglia ha poi ricordato alcune criticità, indicate dalla Corte dei Conti, su scelte del precedente cda. “Come si esce da questa situazione debitoria? - ha chiesto – Serve un futuro, è impensabile ritrovarsi tra 10 anni nella stessa situazione di oggi. Bisogna quindi capire gli sviluppi della società. Per quel che riguarda la questione di San Martino, capisco le preoccupazioni dei commercianti della zona, ma ricordo che anche quando venne aperto un grande supermercato alla Foce era avvenuta sta stessa situazione, invece poi ci sono stati benefici anche per alcuni negozi di quel quartiere”. “Anche a me piacerebbe che in quell’area sorgesse un grande albergo con una spa, ma non credo siano arrivate proposte – ha detto Luca Lombardi di Fratelli d’Italia – Bisogna quindi dire ai cittadini come stiano realmente le cose. Intanto per Legge la Regione non può comprare un’area come questa. Vorrei poi sapere quale sarà la vita della società nel futuro, per capire come potrà proseguire la propria attività dopo aver venduto queste proprietà a Sanremo e a Ventimiglia. Ricordiamoci comunque che il discorso importante è quello del servizio pubblico da offrire alla cittadinanza”.

Siamo chiamati a questa modifica per dare un incremento maggiore alle prospettive di quell’area – è intervenuto il capogruppo del PD Giorgio TruccoCredo che si debba andare a cercare e identificare l’importanza e l’interesse pubblico che questa scelta, oltre che per la Riviera Trasporti, potrà avere per la città. Non voglio entrare nelle decisioni politiche del passato, perché non se ne salverebbe una, tranne il Movimento 5 Stelle che non c’era. Ognuno ha delle responsabilità. Non sono problemi solo degli ultimi due, tre o quattro cda. Certe scelte esagerate sono state un bagno di sangue”.

Ha poi preso la parola Roberto Rizzo del Movimento 5 Stelle: “Vorrei sapere da quanti anni ci sia questa situazione debitoria – ha detto – per capire di chi sia la colpa e da cosa sia stata provocata”. E’ stata poi la volta di Stefano Isaia della Lega “La situazione della Riviera Trasporti è tragica – ha esordito – Le piccole realtà presenti a San Martino sono preziose e rappresentano un valore aggiunto per il quartiere. Chi è affezionato continuerà ad andarci, ma un grande centro commerciale porterà ugualmente via a queste realtà una parte di fatturato. Cerchiamo quindi di tutelarle in qualche maniera. Per quel che riguarda l’RT sono convinto che un servizio che funziona sia un servizio che si paga, quindi prima fatelo funzionare”.

Il Presidente della Riviera Trasporti Giovanni Barbagallo, in fase di risposta dopo i primi interventi dei consiglieri, ha trattato alcune tematiche, tra cui quella della possibile azione di responsabilità verso amministratori del passato. “Sarebbe anche difficile parlando di scelte nate tanti anni fa – ha detto – come è stato detto, la società è stata amministrata un po’ da tutti i partiti. Per accumulare una somma così ingente ci sono voluti tanti anni”. Poi un’informazione particolare, su quanto sarebbe dovuto costare il biglietto per avere i conti in ordine: “Il biglietto dovrebbe costare almeno quattro volte tanto”. Barbagallo ha infine confermato di aver ricevuto due offerte scritte di privati (senza sigle commerciali) interessati all’area, una comprensiva anche di cifra, mentre altri sarebbero venuti a visitare il sito. “Il futuro deve passare attraverso un diverso atteggiamento, anche della classe dirigente, verso questa azienda, con una maggiore condivisione da parte dei Comuni” ha concluso.

Alla votazione non ha partecipato il consigliere di maggioranza Ethel Moreno per questioni di opportunità legate alla sua professione per le quali è stato anche chiesto un parere al segretario comunale. A lasciare l’aula anche l’opposizione che, pur condividendo molti aspetti come emerso dal dibattito, ha ritenuto non ci fossero le condizioni politiche per un voto favorevole, preferendo comunque l’uscita all’astensione.

Federico Marchi

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