Economia - 24 luglio 2019, 08:00

Il Giappone apre a rete di pagamenti alternativi a SWIFT

Il governo giapponese sta cercando di realizzare una nuova rete globale di pagamenti in criptovaluta che sarebbe simile, ma alternativa, alla più nota rete interbancaria SWIFT

Il governo giapponese sta cercando di realizzare una nuova rete globale di pagamenti in criptovaluta che sarebbe simile, ma alternativa, alla più nota rete interbancaria SWIFT. Ma è questo il primo passo per poter sostituire SWIFT con una rete globale di pagamenti crittografici?

Forse no. Tuttavia, citando una fonte anonima, una nota di Reuters pubblicata poche ore fa sostiene con convinzione che la spinta del Paese verso la rete alternativa sembrerebbe essere motivata dalla volontà di combattere il riciclaggio di denaro sporco in modo più efficace, e dare nuove opportunità di fruizione delle criptovalute più note, come Bitcoin (a proposito, se volete saperne di più qui potete leggere come comprare Bitcoin in modo pratico e sicuro).

Ad ogni modo, anche se i piani sono tenuti saldamente nascosti, la fonte di Reuters ha affermato che Tokyo auspica di poter disporre della rete nei prossimi anni. I progetti per la sua creazione sarebbero peraltro stati inizialmente proposti dal Ministero delle Finanze giapponese e dal suo regolatore nazionale, la Financial Services Agency (FSA). La futura rete è stata quindi approvata in termini di supervisione dalla Financial Action Task Force - un'organizzazione intergovernativa avviata dal G7 che promuove misure legali, normative e operative che mirano a combattere il riciclaggio di denaro su scala globale.

Come osserva Reuters, la conformità alla normativa antiriciclaggio (AML) si è affermata in modo significativo nell'esame del progetto di Libra, la criptovaluta “stable coin” di Facebook, da parte delle autorità di regolamentazione, delle banche centrali e dei governi. E, in tal senso, sembra ora che qualsiasi progetto inerente le valute digitali possa acquisire una maggiore cassa di risonanza.

In tal senso, in vista dell'incontro dei ministri delle finanze del G7 in Francia, il Giappone ha organizzato una conferenza di collegamento nazionale - che coinvolge la Banca del Giappone, il Ministero delle Finanze e la FSA – proprio con lo scopo di comprendere quali potrebbero essere gli impatti di Libra sulla politica monetaria e sulla stabilità finanziaria.

Ricordiamo in tal proposito che la Francia aveva anticipato il Giappone nella creazione di una task force del G7 che esaminerà come le banche centrali possano disciplinare le valute digitali come Libra. Nel mese di giugno, il GAFI ha rivelato piani per rafforzare il controllo sugli exchange criptovalutari per poter impedire che le valute digitali siano utilizzate nel riciclaggio di denaro e nei reati finanziari correlati.

Questa primavera, la Camera dei Rappresentanti giapponese ha ufficialmente approvato un nuovo disegno di legge per modificare le leggi nazionali che disciplinano la regolamentazione della crittografia. Le leggi così riviste - che includono misure antiriciclaggio specifiche incentrate sulle monete private - entreranno in vigore nell'aprile 2020. Non è certamente escluso che, per quella data, ci possano essere novità più sostanziose circa i progetti del Paese asiatico sulla creazione di una rete alternativa a SWIFT che, se concretizzata, potrebbe realmente dare una marcia in più all’utilizzo delle criptovalute in canali più sicuri e più efficaci.